Que itrandze la via (che strana questa vita)
Que itrandze la via
Bien itrandze la via!
N’a de dzèn
que son coudzù de partì
sensa avèi agoutò
tcheut leur dzor
et lamerian tan
poussèi enco aneuflé
la plodze, lo vèn,
l’amer di bénéfor…..
Et n’a de dzèn
tan stouffie
de recitté leur tèn
et lamerian partì vitto
et cllèrion gneunca mì
le fleur de l’éforié
et lo tcheuddo solèi…
Que itrandze ceutta via!
Molto strana la vita!
Che strana questa vita!
Ci sono persone
costrette a partire
senza aver goduto
di tutti i loro giorni
e vorrebbero tanto
poter ancora odorare
la pioggia, il vento,
l’acre profumo dell’assenzio…
E ci sono persone
tanto stanche
di recitare la loro vita
e vorrebbero partire al più presto
e non vedono neppure
i fiori della primavera
e il tiepido sole…
Che strana questa vita!
ciao eva, la tua poesia mi ha fatto sentire così forte il senso della vita non vissuta, quella mancanza .. eppur trascurata: il non dare ascolto alla consapevolezza che mentre siamo aggrappati al folle tram dell’impegno quotidiano, ci sono miriadi di fiori che sbocciano nel miracolo del silenzio, fra le carezze del vento, nell’amore del sole, e tanti esseri che soffrono lottano ascoltano vedono e sentono di vivere …. e noi uomini, angioli e predatori spinti dalla fame … sovrana arcigna, adulatrice e beffarda, che ancora uccidiamo …. per vivere? eppure quel respiro che è in tutte le cose aspetta da sempre di essere ascoltato, di essere liberato.
aiuto! rileggo la tua poesia e mando un abbraccio forte forte a te, a Ezio e ai tuoi cari giovanotti.
PS bellissima idea quella di creare un sito cosi, sei proprio forte! complimenti hai trovato una dimensione molto bella di essere poeta
fran drola la via…
meno male che hai messo la traduzione,grosso modo avrei capito lo stesso,ma cosi me la sono goduta in pieno ! è bellissima